Il segretario di un partito di maggioranza (Letta) decide di farsi ricevere dal presidente del Consiglio per lamentarsi dell’approvazione in parlamento di due emendamenti. Emendamenti su questioni minori, Letta si lamenta perché l’approvazione è avvenuta senza che il governo avesse dato il suo permesso. È solo un episodio, piccolo eppure utile per valutare fino a che punto si sia spinta la riforma costituzionale «di fatto» (direbbe Giorgetti) che regola ormai le nostre principali istituzioni. Anche nelle migliori coscienze, ci dice questo episodio e il suo essere stato rivendicato dal protagonista, si è fatta strada ormai la convinzione che il parlamento...