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A Bangui rapito il ministro dello Sport

A Bangui rapito il ministro dello SportIl ritorno in Francia della cooperante Claudia Priest, ricevuta dal ministro degli Esteri francese Laurent Fabius – Reuters

Repubblica centrafricana In cambio della vita di Armel Sayo le milizie anti-balaka chiedono la liberazione del loro leader

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 27 gennaio 2015

Armel Sayo, ministro dello Sport nell’esecutivo di transizione che dallo scorso anno governa la Repubblica centrafricana – con il sostegno di Francia e Nazioni unite – è stato rapito da uomini armati nella capitale Bangui mentre tornava a casa dalla messa domenicale. Il sequestro è opera dei miliziani Anti-Balaka, formazioni armate cristiane che si oppongono ai ribelli musulmani Seleka.

Questi ultimi nel 2013 hanno rovesciato il presidente Françoise Bozize e successivamente hanno lasciato il potere a un governo di transizione nato dopo l’intervento militare francese e sotto l’egida dell’Onu. Attualmente la missione delle Nazioni unite schiera 8.700 uomini nel Paese.

E proprio i caschi blu hanno arrestato all’inizio di gennaio il comandante degli anti-balaka, Rodrigue Nagibona, noto come il generale Andjilo. È accusato di omicidio, stupro e altri crimini connessi alle violenze scatenate contro la minoranza islamica nel dicembre 2013. Ora gli anti-balaka chiedono la sua liberazione in cambio della vita del ministro Sayo.

La settimana scorsa un analogo rapimento, con lo stesso movente, aveva coinvolto un impiegato kurdo dell’Onu, una cooperante francese e una sua collega centrafricana. Tutti e tre sono però stati liberati poco dopo, in circostanze che non sono ancora state chiarite. gi. m.

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