Europa

93 profughi in Italia grazie a un corridoio umanitario

Grazie al corridoio umanitario organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio 93 profughi siriani sono arrivati ieri mattina in Italia. In tutto 24 famiglie con figli (41 minori) che per sfuggire alle […]

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 1 marzo 2016

Grazie al corridoio umanitario organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio 93 profughi siriani sono arrivati ieri mattina in Italia.

In tutto 24 famiglie con figli (41 minori) che per sfuggire alle violenze di Homs, Idlib e Hama hanno vissuto gli ultimi 5 anni in campi di fortuna in Libano. In tende, in garage, soffrendo il freddo, l’assenza di cure. «A Homs c’erano bombardamenti e scontri, nessuna sicurezza, solo la paura», racconta Houriya Satouf, una delle mamme siriane. All’aeroporto romano di Fiumicino c’è anche Dia, 11 anni, con la sua famiglia. Una bomba ad Homs ha ferito Dia ad una gamba: sognava di fare il calciatore. L’arto gli è stato amputato. Con la famiglia è fuggito in Libano. E per lungo tempo ha vissuto in un garage a Tripoli.

«Dia ha una grande voglia di vivere e il suo sogno non si è interrotto, continua a giocare in campo con le stampelle. Per lui ora c’è la possibilità di una protesi», racconta Cesare Zucconi, uno dei responsabili del programma dei corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio.

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