«Un’opposizione unitaria non è nell’ordine delle cose, in questo momento», dice Giuseppe Conte ai cronisti dopo avere incontrato Sergio Mattarella al Quirinale. Eppure Movimento 5 Stelle e Partito democratico, con fatica e senza rimangiarsi le accuse reciproche degli ultimi tre mesi, in qualche modo hanno ripreso a parlarsi. L’accordo per gli uffici di presidenza delle camere ha retto e anche se Calenda e Renzi protestano e puntano a rompere lo schema, potrebbe ripresentarsi quando si tratterà di eleggere i presidenti delle commissioni che toccano all’opposizione. A quel punto, il Copasir potrebbe andare al dem Enrico Borghi e alla vigilanza Rai...