Il report sulla violenza di genere delle Nazioni unite evidenzia una situazione globale preoccupante: gli ultimi dati disponibili mostrano intanto che il mondo non è sulla buona strada per raggiungere la parità di genere entro la data prefissata del 2030, mentre i dati che si riferiscono ai femminicidi tra le mura domestiche restano impressionanti. Sono 45.000 le donne che sono state uccise da partner e famigliari nel 2021, quasi cinque ogni ora.
Il continente che riporta il maggior numero di femminicidi è l’Asia con 17.800 donne uccise nel 2021. Segue l’Africa che risulta però il continente con il più alto livello di violenza contro le donne in percentuale alla propria popolazione femminile.

Quattro femminicidi su dieci invece non sono classificati come violenza di genere. «I dati sugli omicidi legati al genere commessi nella sfera pubblica sono particolarmente scarsi, il che rende difficile informare le politiche di prevenzione per questo tipo di uccisioni», si trova scritto nel report dell’Onu.
La previsione delle Nazioni unite è che per raggiungere la parità di genere in ambito legale ci vorranno ancora 286 anni. Per quanto riguarda la presenza femminile in posizioni di leadership meno del 50% delle cariche politiche e di amministrazione sono ricoperte da donne. Dati sono ancora più preoccupanti se messi in relazione con le molteplici crisi che il mondo deve affrontare.
Inoltre oggi 380 milioni di donne vivono in stato di estrema povertà e questo numero è destinato a crescere entro il 2030. «Chiedo ai governi di tutto il mondo di aumentare i finanziamenti a lungo termine alle organizzazioni per i diritti delle donne», ha affermato il direttore esecutivo di Un Women, Sima Bahous. f.z.