In un convegno tenutosi nel 2013 alla University of Southern California, fra i vari partecipanti c’erano anche George Lucas e Steven Spielberg che lì riflettevano, fra le altre cose, sul futuro del cinema e degli spazi e dei modi in cui la settima arte sarà esperita nel futuro prossimo. Entrambi concordavano che vedere un lungometraggio al cinema diventerà sempre di più un’esperienza contigua a quella di assistere a un concerto o a un evento sportivo, con costi più alti e più attenzione riservata al contorno e ai comfort, ma con una frequentazione dei teatri che diventerà nettamente più saltuaria.

UNA NUOVA  multisala aperta la settimana scorsa a Tokyo, il 109 Cinemas Premium Shinjuku, sembra puntare nettamente in questa direzione, anche se si tratta per ora di un caso unico e isolato, almeno nell’arcipelago. Situato a Shinjuku, uno dei centri pulsanti della capitale giapponese, all’interno di un nuovo grattacielo, la Tokyu Kabukicho Tower, dove sono ospitati anche un hotel, ristoranti, teatri e locali di musica dal vivo, il cinema occupa due piani del palazzo e consta di otto sale. La particolarità principale del cinema è quella di essere formato da sale di lusso il cui impianto sonoro è stato voluto, supervisionato e curato fin nei più minimi dettagli da Ryuichi Sakamoto, la cui scomparsa lo scorso 28 marzo ha scosso e non di poco gli appassionati di musica e cinema giapponesi.
Nella sala d’attesa di questo nuovo cinema si possono ascoltare tre brani speciali composti da Sakamoto, uno spazio che è decorato con oggetti e opere d’arte che evocano le atmosfere della vibrante area di Kabukicho, dove si trova il grattacielo e storico quartiere notturno ricco di bar, ristoranti, teatri e famoso soprattutto per le zone a luci rosse. Fra le otto sale, una è dotata di una schermo centrale e due laterali, da usare specialmente in occasione di concerti o altri eventi live, mentre tutti i posti a sedere sono di qualità superiore rispetto ai comuni cinema. Poltrone reclinabili e larghe due o tre volte quelle normali, con annessi piccoli tavolini, offrono un’esperienza per un target più adulto che è già stata tentata in altri paesi.

Su richiesta dello stesso Sakamoto, in una delle sale è stato installato anche un proiettore 35millimetri, sfortunatamente sono sempre di meno infatti le sale giapponesi capaci di proiettare lavori in pellicola.In questi giorni nel cinema sono proiettati, per ricordare il musicista giapponese, Ryuichi Sakamoto: Playing the Piano 2022 + , Ryuichi Sakamoto: async Live at the Park Avenue Armory e Furyo, film diretto da Nagisa Oshima nel 1983 con protagonisti David Bowie, Kitano e Sakamoto, che del film ne realizzò anche la splendida colonna sonora.

NATURALMENTE vista la qualità dell’esperienza visiva, sonora e di comfort, i prezzi sono molto alti, 4.500 yen per i posti standard (circa 30 euro) e 6500 yen per quelli ancora più lussuosi (circa 45 euro), va detto che bevande e cibo sono gratis e senza limiti. Per avere un’idea del prezzo in contesto, visto che ora lo yen è molto debole, basti pensare che in Giappone un biglietto d’entrata al cinema costa meno di 13 euro, ma molto spesso meno di dieci se si usufruisce dei vari e numerosi sconti.

Al di là dell’esperienza cinematografica in sé, è naturale che se il film non è interessante non importa quanto buono sia il sonoro e quanto comoda sia la poltrona, si tratta di un’idea che cerca di vendere un’esperienza elitaria, o forse ancora meglio, un’esperienza, da fare solo saltuariamente, come si va a visitare un museo o un parco di divertimento o ad assistere a un concerto di musica classica.

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