È partita ieri la nuova infornata di sms con lo stop al Reddito di cittadinanza: ad agosto il taglio riguarda circa 33mila nuclei che hanno raggiunto la settima mensilità, dopo la quale si ferma la misura. Chi invece ha minori, disabili o over 60 continuerà con il Rdc fino al 31 dicembre e poi dovrà passare all’assegno di inclusione. A luglio sono stati 113.596 su 154.507 sms inviati ad aver avuto lo stop (73,5%), questo mese 21.458 su 33.765 (63,5%), età media 40 anni. Per i prossimi mesi si stimano altri 17.317 sms a settembre, 12.784 a ottobre, 6.844 a novembre, 3.863 a dicembre. In totale 229.080 famiglie che hanno due possibilità: farsi prendere in carico dai Servizi sociali dei comuni (passando all’assegno di inclusione) entro il 31 ottobre, dopo una valutazione che ne certifichi il grave disagio (tutto questo senza aver potenziato i Servizi comunali). Oppure rivolgersi ai Centri per l’impiego.

NEI CPI potranno presentare la domanda per il Sfl – Supporto per la formazione e il lavoro: se hanno i requisiti potranno essere avviati a un percorso di professionalizzazione e inserimento lavorativo e, per 12 mesi, ricevere 350 euro mensili. Per accedere al Sfl è necessario: presentazione la domanda; sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad); contattare almeno tre Agenzie per il lavoro; sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato; avviare un’iniziativa di attivazione al lavoro come indicata nel Patto di servizio. Un percorso a ostacoli che dovrebbe coinvolgere una platea che in gran parte ha una bassa scolarizzazione e non riesce a inserirsi nel mercato del lavoro.

LA FORMULA MAGICA è Sistema informativo Inclusione sociale e lavorativa, per gli amici del governo Siisl: «Infrastruttura tecnologica abilitante di queste nuove misure di inclusione sociale e contrasto alla povertà» è la definizione dell’Inps. La piattaforma, che il governo promette partirà dal primo settembre, è destinata anche a quanti si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro o desiderano reinserirsi. È Napoli la città dove sono arrivati più sms: 5.275 i nuclei che hanno avuto lo stop ad agosto (21.063 a luglio). In totale in Campania ne sono arrivati 8.649. La regione in testa è la Sicilia con 8.900 nuclei (con Palermo a 2.914 e Catania a 2.222). Sotto i 3mila la Calabria (2.991), il Lazio (2.967, 2.229 a Roma) e la Puglia (2.692).

La redazione consiglia:
Rdc, in Sicilia un sessantenne minaccia di darsi fuocoLA MINISTRA DEL LAVORO Calderone ha assicurato: «La situazione a livello territoriale è disomogenea ma non allarmante. L’attività fin qui fatta rende il tutto potenzialmente gestibile anche nelle regioni a più alta incidenza di ex redditisti, come la Campania». Leggendo le indicazioni Inps, le cose però non sembrano così chiare. In Campania andrà tutto bene. Il segretario generale della Cgil campana, Nicola Ricci: «La regione non è stata messa nelle condizioni di attivare 120mila corsi di formazioni, cioè quanti ne serviranno tra settembre e dicembre. Il prefetto convochi subito una riunione per capire come si può dare una mano per evitare un disastro».

E ANCORA: «Non si è investito nei Centri per l’impiego quindi non restano che le Agenzie per il lavoro. La conseguenza sarà la diffusione di contratti precari invece di stabilizzare la manodopera, fioriranno i part time veri e quelli che nascondono il lavoro grigio. Come per la Sanità, il governo si affida alla supplenza del privato. E poi l’iter per la formazione, dalla domanda all’attivazione, non so se sia gestibile per un’utenza che è fatta soprattutto di quarantenni ma anche cinquantenni con una scarsa scolarizzazione e poca dimestichezza con percorsi burocratici complessi. Quello delineato dal governo sembra un mondo di disoccupati giovani e smart, che infatti vengono incoraggiati a rivolgersi alla piattaforma facendo di fatto la concorrenza agli ex percettori di Rdc».

IL CAPOGRUPPO 5S al Senato, Stefano Patuanelli: «Il governo Meloni continua a colpire la fascia più debole della popolazione tagliando la platea dei percettori del reddito di cittadinanza e non intervenendo in alcun modo sul caro vita e sui salari da fame. Tutto questo mentre il ministro Lollobrigida dice che i poveri mangiano meglio dei ricchi». Da Sinistra italiana Giovanni Paglia: «Sono aumentate di oltre il 12% le richieste di aiuto alla Caritas. È evidente che abbiamo un governo che si diverte a calpestare i più deboli». Lunedì ci saranno manifestazioni a Napoli, Cosenza e Palermo. Rifondazione Comunista: «Bisognerà intensificare la mobilitazione popolare. L’impoverimento ulteriore di chi già vive sotto la soglia di povertà premerà negativamente su salari e stipendi spingendoli tutti verso il basso. La questione del reddito è dunque una questione nazionale».