A destra rivendicano il ruolo del governo, a sinistra quello della mobilitazione, il M5S parla addirittura di fine di un incubo. Alla fine la sintesi migliore la fa Zerocalcare: «Sono contento della novità su Ilaria Salis, ma non può essere un “rompete le righe”. I domiciliari arrivano, inaspettatamente, prima delle europee. Rischiano però di far sembrare che la situazione sia risolta. Non è così: il processo finirà e il rischio è sempre quello di 20 anni di carcere in Ungheria». La notizia esplode nel primo pomeriggio quando durante il question time alla Camera il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio...