Che l’Ungheria fosse ai ferri corti con Bruxelles, non è una novità. Ma proprio nel mezzo del semestre di presidenza di turno ungherese del Consiglio Ue esplode un nuovo caso che riguarda l’allineamento internazionale di Budapest, alla luce del timore di interferenze russe in Europa. Se non addirittura il pericolo dell’arrivo di spie da Mosca. Tutto prende il via dalla decisione ungherese di modificare le regole sui visti per gli extraeuropei, favorendo i «lavoratori ospiti» provenienti da Russia e Bielorussia. L’Ungheria sostiene che i visti servono in gran parte a facilitare l’ingresso di persone addette all’uso delle tecnologie del nuovo...