Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), che ieri ha presentato a Torino presso la sede di Arpa Piemonte il Rapporto Qualità dell’aria in Italia 2023, ha provato a far vedere il bicchiere mezzo pieno: «Il 2023 è stato l’anno migliore da quando sono disponibili dati di pm10 e pm2.5», cioè del particolato sospeso nell’aria, una miscela di elementi come carbonio, fibre, metalli (ferro, rame, piombo, nichel, cadmio…), nitrati, solfati, composti organici (idrocarburi, acidi organici…), materiale inerte (frammenti di suolo, spore, pollini…) e particelle liquide. Migliore significa che il particolato è in riduzione. Qualche segnale positivo c’è: in molti...