Come a sottolineare il paradossale “giorno della marmotta” in cui sembra essere, da tre anni, intrappolato il paese, il fatidico anno elettorale del 2024 viene inaugurato da discorsi incrociati di Joe Biden e Donald Trump nell’anniversario del 6 gennaio. Le presidenziali sono fatidiche perché prospettano il rematch che quasi nessuno vorrebbe rivedere. Lo scontro fra i due anziani contendenti che al di là delle problematiche anagrafiche, confermano quello che tutti sentono: gli Stati Uniti, superpotenza occidentale, “democrazia fondativa” e “faro di libertà”, non hanno elaborato la profonda crisi politica, istituzionale e, diremmo, antropologica, che tre anni fa l’ha portata sull’orlo...