Dopo mesi di lotte e due scioperi e la clamorosa uscita di Lidl da Federdistribuzione, finalmente rinnovato il contratto nazionale della distribuzione moderna organizzata che interessa 220 mila addetti.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno sottoscritto il rinnovo. Sul piano economico, l’intesa prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro al quarto livello. A copertura del periodo di carenza contrattuale si prevede altresì la corresponsione di una «una tantum» di 350 euro, suddivisa in due tranche di uguale importo a luglio 2024 e luglio 2025.

«Federdistribuzione è tornata al tavolo rivedendo il proprio posizionamento – spiegano i sindacati – . L’impegno congiunto di sindacati, lavoratrici e lavoratori ha aperto una breccia al tavolo di una trattativa, da troppo tempo in stallo dopo la sottoscrizione dell’accordo ponte siglato nel dicembre 2022, e ha permesso di raggiungere un’intesa che migliora le condizioni di lavoro e i trattamenti retributivi. Questo importante accordo – continuano – chiude finalmente il quadro dei rinnovi del terziario a cui mancava solo il Ccnl della DMO che si applica ai più grandi e noti marchi della distribuzione in Italia», concludono i sindacati.