il manifesto del 26 agosto 2016
La terra non smette di tremare, si continua a scavare e il numero dei morti arriva a 250 nell’ultimo bollettino della sera. Sulle colline comincia il freddo, è la prima notte nelle tendopoli. Drammatico anche
il bilancio dei beni culturali colpiti. Mentre la magistratura apre tre inchieste sulle responsabilità dei crolli di alcuni edifici pubblici, il governo dichiara lo stato di emergenza e stanzia i primi fondi
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