il manifesto del 03 ottobre 2015
Dopo la strage di ragazzi in Oregon, Obama ci mette la faccia e parla in tv, invoca leggi sulle armi, chiede ai mass media di dare i dati di quello che va chiamato «terrorismo domestico». La soluzione è chiara ma non si trova. Nonostante più di 11mila morti l’anno Washington è sorda, e il muro repubblicano non si piega
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