Tra le proteste e gli slogan minacciosi scanditi da dozzine di militanti del Likud, il premier incaricato Yair Lapid (Yesh Atid) e i leader dei partiti che formano il «Gush Shinui», il «Blocco del Cambiamento», si sono riuniti ieri sera a Kfar Maccabiah e dopo aver superato gli ultimi ostacoli hanno firmato l’accordo di coalizione che darà vita al nuovo governo israeliano. Un esecutivo ampio – con i partiti Yesh Atid, Blu Bianco, Yisrael Beytenu, Yamina, Nuova Speranza, Labor, Meretz e l’islamista Raam – di cui non faranno parte, per la prima volta in 12 anni, il primo ministro uscente...