Nel primo anno di guerra artiste, artisti, registe, registi ucraine e ucraini si sono imposti all’attenzione internazionale con opere che al di là del conflitto in sé, quei lavori cioè più strettamente legati all’attualità, propongono narrazioni che ne illuminano in una «distanza» le ragioni, storiche e politiche, e al tempo stesso il quotidiano oltre le immagini dell’informazione. Non solo Sergei Loznitsa, il regista ucraino che del suo Paese ha saputo raccontare passato e presente – mai del tutto scissi – con estrema precisione. Da Donbass (2018) dove il conflitto silente, e feroce, nella regione prendeva forma in un paradosso di...