A poche ore dall’inizio della Cop21, la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, la stretta del governo francese sulla libertà di movimento e manifestazione si fa pesante. A farne le spese, alcune decine di militanti ecologisti o d’estrema sinistra che si sono visti notificare l’obbligo di dimora nei loro comuni di residenza. L’obiettivo dell’esecutivo è chiaro: impedire contestazioni pubbliche alla Conferenza, rendendo impossibile agli attivisti avvicinarsi alla capitale, anche in virtù dello stato d’emergenza che vieta ogni tipo di manifestazione. Particolarmente colpiti dai provvedimenti restrittivi, sono i cosiddetti zadisti (il nome deriva dall’acronimo Zad, in italiano zona da difendere)...