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Via il ministro, Tunisi affida gli ospedali ai militari

Via il ministro, Tunisi affida gli ospedali ai militari

Tunisia Crisi sanitaria ormai incontrollabile, ospedali senza ossigeno. Il premier parla di stato di guerra e licenza il ministro della salute. Il presidente Saeid annuncia: la gestione sanitaria affidata all'esercito

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 22 luglio 2021

Il ministro della salute salta, arrivano i militari: è la risposta tunisina a una crisi sanitaria incontrollabile. Da settimane la Tunisia è diventata l’epicentro dei contagi in Nord Africa, a causa della fallimentare gestione sanitaria, dei mancati controlli e dello scarso rispetto delle regole di comportamento.

Gli ultimi dati, diffusi martedì sera, parlavano di oltre 6.500 contagi e 117 morti in 24 ore, numeri che portano il bilancio totale a 554.911 casi di Covid-19 e quasi 19mila morti. A preoccupare è la tenuta degli ospedali, ormai al collasso e incapaci di far fronte alla pandemia per la mancanza di dispositivi di base, a partire dai respiratori: i medici denunciano l’assenza di ossigeno e la morte certa dei ricoverati senza interventi immediati.

Ieri il primo ministro Mechichi – che visitando un ospedale di Ariana aveva parlato di «stato di guerra» – ha rimosso il ministro della salute Fawzi Mehdi. Ne prenderà il posto ad interim il ministro degli affari sociali Mohamed Trabelsi.

E mentre resta il caos vaccini (il ministero della salute aveva sospeso la somministrazione di Sinopharm e AstraZeneca durante gli Open Day per «evitare assembramenti»), il presidente Saied ha annunciato il passaggio delle consegne all’esercito: saranno i militari a gestire gli ospedali.

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