Il partigiano Mike Bongiorno, un pezzo di storia della Tv italiana, alla stregua del duce Benito Mussolini. Il recordman di premi Oscar Walt Disney come Roberto Farinacci, segretario del partito nazionale fascista. E ancora: Folco Quilici, insignito dal presidente Sandro Pertini della medaglia d’oro per meriti culturali, a livello di Pietro Lanza di Scalea, capo del ministero delle colonie o come il prefetto di ferro Cesare Mori.

L’elenco sarebbe lungo. Personaggi che non hanno niente in comune se non che i loro nomi erano nella lista dei cittadini onorari dell’isola di Ustica. Erano. Perché con una modifica al regolamento, approvata ieri in consiglio comunale, la maggioranza di centrodestra ha cancellato tutte le onorificenze a chi le aveva ricevute ma ormai è defunto.

Una mossa escogitata per raggirare la questione posta dai tre consiglieri d’opposizione, che da giorni si battevano per la revoca della cittadinanza che Mussolini e i suoi gerarchi fascisti avevano ricevuto nel 1924.

Con dei pretesti regolamentari la maggioranza fino a 48 ore prima aveva impedito che il caso sbarcasse in aula. Ieri il blitz inaspettato. Messi sotto pressione dalla necessità di trovare una soluzione per evitare di fare esplodere la questione a pochi giorni dalla Liberazione, i dieci consiglieri con la modifica approvata hanno gettato il bambino con l’acqua sporca.

Via Mussolini e i gerarchi? Allora via anche tutti gli altri. Persino Lucio Messina, l’ideatore del tridente d’oro, il prestigioso premio della rassegna subacquea che ha reso famosa Ustica in tutto il mondo, assegnato a personalità illustri come Jacques-Yves Cousteau ed Enzo Maiorca o l’astronauta americano Malcom Scott Carpenter. Vincitori del premio e di conseguenza anche cittadini onorari dell’isola, fino a ieri però.

“Ciò mette fine alle artificiose polemiche e colma definitivamente un vuoto del precedente regolamento – sostengono i consiglieri di centrodestra – ci aspettavamo da parte del gruppo di minoranza una presenza più collaborativa ed efficace ma, ancora una volta, prendiamo atto degli atteggiamenti guerrafondai e inutilmente trionfalistici dimostrando scarso senso civico e fair play preferendo discutere e affrontare gli argomenti con frasi urlate e strombazzate sui media o i social al fine di raccattare qualche consenso in più per avere più visibilità e, di fatto, astenendosi quando avrebbero dovuto o potuto essere d’accordo”.

Ma Diego Altezza, Martina Natale e Maria Ailara non ci stanno: “La mossa della maggioranza, guidata dal sindaco di destra Salvatore Militello, è stata inopportuna”. “Ci sono illustri personaggi, cittadini onorari che, anche se non più in vita, continuano a dar lustro all’Isola – attaccano – Non si può paragonare l’operato di Mussolini all’azione positiva di quanti hanno avuto conferita la cittadinanza per veri meriti culturali, scientifici ed umanitari. Ricordiamo che, oggi, cessa di esistere anche Mike Bongiorno, presentatore della rassegna delle attività subacquee, e Lucio Messina, ideatore del tridente d’oro”.

La partita non è chiusa, assicurano i tre consiglieri. “Scriveremo a tutti i comuni italiani, chiedendo di procedere alla revoca della cittadinanza a Mussolini e ai suoi seguaci gerarchi fascisti. Ricordiamo che Ustica è stata isola di vero antifascismo, resistenza e libertà, in cui sono stati confinati anche Antonio Gramsci, Nello Rosselli e Giuseppe Romita, uno dei Padri costituenti”.