I dati, messi in fila, in maniera precisa e scevra dalla propaganda e dai tecnicismi, fanno impressione. Ma finalmente capiamo il senso politico della legge di bilancio costruita dal governo Meloni. Parliamo di una «leggina» sbagliata, rinunciataria, iniqua e inadeguata che prevede una riduzione delle tasse (cuneo fiscale, Irpef) annullata dall’inflazione. Ci sono i tagli lineari agli enti locali (600 milioni ogni anno per i prossimi tre) e ai ministeri (meno 5% della spesa). C’è un piano triennale di privatizzazioni da 22 miliardi: un autentico miraggio. Senza contare gli investimenti a dir poco contenuti (l’8% dell’intera manovra da 24 miliardi...