Camminava sulle uova, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, quando ha detto che la legge di bilancio è «austera» ma «espansiva». Ieri, mentre parlava in un’audizione sulla manovra davanti alle commissioni bilancio riunite di Camera e Senato, sembrava uscito dal governo Monti. Quello Meloni ha la stessa aspirazione con una tendenza verso il neoliberalismo autoritario. IL «GIORGETTISMO» è l’arte dei paradossi ispirata al realismo capitalista. Teme i «mercati», più dell’Europa, pratica i vincoli esterni e li considera come leggi della storia, gestisce l’austerità e amministra un’equazione impossibile: meno tasse e spesa pubblica, tagli lineari a ministeri e enti locali che aumenteranno...