Dopo quasi trenta anni di ritorno al parlamentarismo, dopo la dittatura di Pinochet, solo alcuni giorni dopo nei quali il presidente Piñera vantava la tranquillità «da oasi» del proprio paese rispetto al resto dell’America latina, il Cile assiste a scene che ricordano sinistramente gli anni Settanta. Militari nelle strade, il coprifuoco, lo stato d’emergenza. Dopo il ciclo di manifestazioni studentesche avvenute durante il primo mandato di Piñera (2010-14) non si erano più visti segni di un disagio così tangibile e sanguinoso. Perché ora? E per quale motivo? Tutti i media riportano il fatto che a scatenare le proteste sia stato...