Diciamo la verità. Fino a poco tempo fa, il nuovo super oligarca dalla foggia post-moderna e dall’espressione artificiale (intelligenza2.0?) non era neppure granché noto. Anzi. Dalle tribune dei decisori politici, spesso indietro di un po’ di puntate, si levava probabilmente – a sentirne il nome- l’attenzione afona che si presta a un carneade qualsiasi. Ora, figuriamoci. A partire dai repubblicani statunitensi, è tutto un corteggiamento, scaturito in un pressing alquanto sostenuto per far ottenere al miliardario (il più ricco del mondo?) i prestiti bancari necessari per il grandioso esborso di 44 miliardi di dollari volto all’acquisto del social dei piani...