Il tribunale di Milano ha respinto la richiesta di «sorveglianza speciale» per un anno che la questura di Pavia aveva avanzato per il 20enne Simone Ficicchia. Secondo il giudice non è dimostrato che l’attivista del movimento ambientalista Ultima generazione abbia una «concreta e attuale attitudine» a creare pericoli per la sicurezza pubblica.

Il giovane, che non ha ricevuto alcuna condanna, è accusato di varie azioni: aver lanciato vernice all’ingresso del teatro milanese della Scala; essersi incollato al vetro di protezione della Primavera del Botticelli al museo fiorentino degli Uffizi; aver partecipato a blocchi stradali nella capitale. Il giudice ha ricordato che gli episodi saranno comunque perseguiti penalmente, ma l’indagato potrà difendersi ed essere assolto. In ogni caso «non appaiono idonei, allo stato, a sorreggere un giudizio di pericolosità sociale generica, sotto il profilo dell’accertamento dell’abitualità della commissione di reati».

Già il pm in sede di udienza aveva riformulato la richiesta della misura di sicurezza in «sorveglianza semplice» alla luce della «limitata offensività» delle condotte, tutte rigorosamente non violente. «La decisione del Tribunale conferma che chi si attiva, come può, per far valere i propri diritti e quelli di tutti e di tutte non è una persona pericolosa», ha commentato Ficicchia.