Elly Schlein spera nell’«effetto Udine» per tirale su il morale del suo Pd, le destre partono in vantaggio e hanno l’obiettivo di confermarlo. Il 14 e 15 maggio si vota in 591 comuni. I capoluoghi di provincia sono 12, più Ancona che è capoluogo delle Marche. Delle 13 città principali solo 5 escono da governi di centrosinistra: Ancona, Brescia, Latina, Teramo e Brindisi. Si parte dunque da 8 a 5 per le destre.

Ad Ancona si chiude la stagione della sindaca Valeria Mancincelli. Al suo posto Pd e alleati (compreso l’ex terzo polo) candidano l’assessora Ida Simonella, che ha vinto le primarie di coalizione. A sfidarla, in una regione dove la destra è molto forte, Daniele Silvetti, avvocato di Fdi e presidente del parco del Conero: l’8 maggio Meloni e Salvini saranno in città per dargli la spinta. Il M5S ha indicato Enrico Sparapani, mentre Unione popolare ha scelto Francesco Rubini. Secondo un sondaggio di Tecnè realizzato a marzo Simonella sarebbe avanti col 42% contro il 40% dello sfidante di destra: probabile un ballottaggio molto aperto.

A Brescia si è chiuso in anticipo il secondo mandato del sindaco Pd Emilio Del Bono, eletto in regione Lombardia. I dem, insieme all’ex terzo polo, schierano la vicesindaca Laura Castelletti, cattolica, che dalla sua ha l’alto gradimento della giunta uscente. Il centrodestra ha scelto il leghista Fabio Rolfi, ex assessore regionale, mentre M5S e sinistra corrono con Alessandro Lucà. C’è poi la partita nella rossa Toscana, dove i tre capoluoghi al voto, Pisa, Siena e Massa, vengono da giunte di centrodestra.

A Pisa l’uscente Michele Conti se la vedrà con Paolo Martinelli, ex presidente provinciale delle Acli, sostenuto da Pd e M5S. Un sondaggio Bidimedia realiazzato a fine marzo vede il candiato di sinista in testa col 44,1%, seguito da Conti col 41,2%. Il terzo classificato è Francesco Auletta di Rifondazione e altre liste di sinistre, dato oltre il 7%, molto sopra la centrista Rita Mariotti (3%).

Anche a Siena i segnali indicono una possibile riconquista da parte del centrosinistra che candida Anna Ferretti, impegnata nel terzo settore, già assessora al Sociale nelle vecchie giunte di centrosinistra. Un sondaggio di metà aprile la vede in vantaggio con una percentuale tra il 24 e il 29%, davanti alla candidata di centrodestra Nicoletta Fabio (19-24%) e al civico Fabio Pacciani. Più complicata la situazione a Massa, dove il sindaco Francesco Persiani è sostenuto da Lega, Fi e Calenda, mentre Fdi schiera Marcio Guidi, Pd e Italia Viva il medico Enzo Ricci e M5S con Unione popolare Daniela Bennati.

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In Veneto due partite interessanti a Treviso e Vicenza. Nella prima città, governata dal centrodestra con Mario Conte (che si è distinto dalla destra per il suo si alla registrazione dei figli delle famiglie arcobaleno), il Pd candida l’imprenditore Giorgio De Nardi, titolare della Aton. Opposizioni divise: il M5S ha scelto Maurizio Mestriner, Azione e Iv l’ex dem Nicolò Rocco. A Vicenza, l’uscente Francesco Rucco se la vedrà con il giovane consigliere del Pd Giacomo Possamai, mentre il M5S ha indicato Edoardo Bertolotto. Un sondaggio Bidimedia di inizio aprile prevede il ballottaggio tra Rucco (al 45%) e Possamai (42%).

A Brindisi la situazione è anomala: il sindaco di centrosinistra uscente Riccardo Rossi ha rotto col Pd, e si ripresenta sostenuto solo da sinistra e verdi. I dem invece hanno trovato l’intesa copi 5s sul nome dell’avvocato Roberto Fusco. Le destre candidano Giuseppe Marchionna, già sindaco della città negli anni Novanta. A Imperia l’ex ministro forzista ClaudioScajola va verso il secondo mandato. Con lui tutto il centrodestra, compresa Fdi che aveva pensato a una candidatura alternativa. Il Pd, dopo una complicata ricerca, ha scelto Ivan Bracco, che da agente di polizia ha indagato più volte su Scajola. Mentre i 5 stelle hanno indicato Stefano Semeria.

Tra gli altri capoluoghi al voto c’è Teramo, dove il centrosinistra (insieme al M5S) schiera il sindaco Gianguido D’Alberto, il centrodestra Carlo Antonietti, mentre il terzo polo corre con Maria Cristina Marroni di Italia Viva. Anche a Latina l’uscente è di centrosinistra: si tratta di Damiano Coletta, ex calciatore e medico, sostenuto anche da M5S e verdi. Nel 2022 era stato rieletto per il secondo mandato, ma senza una maggioranza in consiglio comunale. A seguito delle dimissioni dei consiglieri di centrodesrtra nel settembre 2022 tutto il consiglio è decaduto e sono state indette nuove elezioni. Le destre candidano Matilde Celentano.

Per tentare di riconquistare Terni il centrosinistra ha scelto l’ingegnere di origini argentine Josè Maria Kenny, che sfiderà l’assessore al bilancio uscente Orlando Masselli (centrodestra) dopo che la coalizione ha silurato il sindaco Leonardo Latini. In campo anche il patron della Ternana Stefano Bandecchi e il medico Claudio Fiorelli per l’alleanza tra 5S e sinistra.

A Sondrio,infine,non si attendono sorprese: il sindaco di centrodestra Marco Scaramellini corre per il secondo mandato; per sfidarlo il centrosinistra ha individuato ha scelto il medico Simone Del Curto, molto noto in città prima come pediatra e poi come direttore della Rianimazione e come volontario di Medici senza frontiere. La lista che fa riferimento a Letizia Moratti schiera invece Luca Zambon.