Appassionato «cacciatore», com’è noto, di libri e giocattoli, Walter Benjamin scrisse che il vero collezionista abita nelle cose che possiede; con gli oggetti che accumula non può fare a meno di erigere vere e proprie dimore in cui ama sprofondare, fino a scomparire. Quest’atmosfera privata e domestica emerge con evidenza nella collezione di arte russa e sovietica che Laura e Giuseppe Boffa raccolsero a partire dagli anni sessanta nel corso dei loro ripetuti soggiorni a Mosca, grazie ai rapporti coltivati con gli esponenti dell’intelligencija progressista, nonché con gli artisti stessi. Opere di qualità spesso museale e acquisite in modo spontaneo...