Il giorno dopo quasi non ci si crede. Doveva essere la grande festa del ritorno di Lula, sem medo de ser feliz, e si scopre invece, con molta paura di vedersi sfuggire quella felicità, che il bolsonarismo è stato sottostimato, che è vivo e vegeto, che più del 40% dell’elettorato – malgrado tutto ciò a cui ha assistito in questi quattro anni – ha scelto di puntare ancora sul presidente più impresentabile della storia del Brasile (e sui suoi ministri, parlamentari e governatori). Nell’entourage di Lula, tuttavia, non c’è spazio per il pessimismo. «Bolsonaro ha perso oggi e perderà il...