Un morto e almeno 21 feriti, questo è il bilancio della sparatoria avvenuta a Kansas City durante la parata per la vittoria del Super Bowl che doveva festeggiare la vittoria dei Chiefs.

Gli spari sono esplosi intorno alle 14  ora locale, vicino alla maestosa Union Station, dove migliaia di fan vestiti di rosso, il colore della squadra, hanno cominciato a correre per cercare rifugio, inclusi i governatori del Missouri e il sindaco di Kansas City, che è fuggito dagli spari con la moglie e la madre, mentre la polizia rispondeva con le pistole spianate.

Il capo dei vigili del fuoco ha riferito che alcuni dei feriti sono bambini, e che la polizia ha arrestato tre persone. Il movente della sparatoria non è ancora chiaro, ma le autorità hanno escluso quello terroristico.

La parata per festeggiare la squadra che ha vinto il Superbowl è una tradizione americana, una festa per tutto lo stato, si stima che nel centro di Kansas City ci fossero circa 1 milione di persone. Quando sono iniziati i colpi i giocatori erano ancora sul palco della manifestazione per la vittoria.

I giocatori, gli allenatori e lo staff dei Chiefs “stanno tutti bene e sono al sicuro”, ha assicurato il sindaco democratico di Kansas City, Quinton Lucas, in una conferenza stampa.

“Parate, manifestazioni, scuole, film – ha continuato il sindaco – Sembra che quasi nessun posto sia sicuro”.

Secondo il Gun Violence Archive, gruppo no profit che tiene il conto delle sparatorie in Usa, per gli Usa questo è il 48esimo mass shooting dall’inizio dell’anno.

foto dei Kansas City Chiefs che celebrano la vittoria al SuperBowl subito prima di una sparatoria che ha provocato una stage tra il pubblico
I Kansas City Chiefs celebrano la vittoria al SuperBowl subito prima di una sparatoria che ha provocato una stage tra il pubblico, foto Charlie Riedel /Ap

Dalla Casa Bianca Joe Biden ha dichiarato che le sparatorie dovrebbero “scioccarci, costringerci a muoverci” e ha invitato il Congresso e il Paese ad agire e a promulgare delle leggi serie sul controllo delle armi.

“Chiedo al Paese di stare dalla mia parte – ha scritto Biden in una dichiarazione diffusa dalla Casa bianca – Per far sentire la vostra voce al Congresso in modo da agire finalmente, vietare le armi d’assalto, limitare i caricatori ad alta capacità, rafforzare i controlli sui precedenti e tenere le armi lontano dalle mani di coloro che non dovrebbero possederle o maneggiarle”.

Biden ha sottolineato che una vittoria del Super Bowl dovrebbe essere un’occasione gioiosa, “Il fatto che questa gioia si sia trasformata in tragedia oggi a Kansas City tocca profondamente l’anima americana – ha continuato il presidente Usa –  (…)  Cosa stiamo aspettando?”

“C’è qualcosa di così deprimentemente americano nel vivere una sparatoria di massa durante una celebrazione del Super Bowl nell’anniversario di un’altra sparatoria di massa”, ha scritto su X March for Our Lives, l’organizzazione studentesca che si batte per leggi più severe sulle armi, e che si è costituita dopo la sparatoria di massa alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, di cui ricorreva il sesto anniversario esattamente ieri.

Quando è arrivata la notizia della sparatoria, negli studi della CNN erano presenti i genitori di Joaquin Oliver, invitati a parlare del loro lavoro per spingere una riforma sulle armi. “Non ne sono affatto sorpreso”, ha commentato il padre dello studente.

Secondo Everytown for Gun Safety, un gruppo di difesa per il  controllo delle armi, il Missouri ha tra i tassi più alti negli Usa di morti per armi da fuoco. Lo stato ha anche alcune delle leggi di controllo più deboli del paese e la sua leadership repubblicana si è sempre opposta all’idea di approvare delle restrizioni.