Quando arrivo nella scuola «Gente grande», entro insieme all’educatore Kellen in un’aula dove una ventina di ragazzi stanno seguendo la lezione, c’è pure una quattordicenne con la figlia piccola in braccio addormentata tra i banchi. Chiedo loro di descrivere il quartiere con una parola, una sola. Stefania, il viso ovale e lo sguardo dolce, i capelli lunghi nerissimi, si alza in piedi, rompe il ghiaccio e dice a voce alta, rabbiosa, fudido, «fottuto», così mi dà il benvenuto nella Colônia Antônio Aleixo. IL QUARTIERE SI TROVA in periferia, a un’ora di macchina dal centro di Manaus, è fatto di agglomerati...