Per quanto profondo il senso di frustrazione, i popoli indigeni del Brasile sono più che mai determinati a resistere. È questo il messaggio trasmesso dalla 20.ma edizione dell’Acampamento Terra Livre (Atl), la maggiore mobilitazione indigena del paese, a cui quest’anno hanno preso parte 8mila rappresentanti dei popoli originari accorsi a Brasilia dal 22 aprile fino a venerdì scorso. Una frustrazione palpabile e chiaramente esplicitata: sotto il governo “amico” di Lula, quest’anno non invitato all’Accampamento, le cose non stanno andando come era lecito attendersi. Perlomeno riguardo al processo di demarcazione delle terre rivendicate dagli indigeni, condizione imprescindibile per la conquista di...