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Soberana 02 passa l’esame Oms, così Cuba vince la scommessa più difficile

Soberana 02 passa l’esame Oms, così Cuba vince la scommessa più difficileL'Avana, monitoraggio di un infermiere appena vaccinato con Soberana 02 – Ap

Storico successo Malgrado le politiche di strangolamento economico decise da Trump e confermate da Biden, ora si punta a vaccinare tutta la popolazione entro l'anno con un siero interamente prodotto sull'isola. Non male per un paese sottoposto a embargo unilaterale da 60 anni

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 22 giugno 2021

Cuba tira il fiato. Sabato, Soberana 02, uno dei cinque sieri contro il Covid-19 prodotti nell’isola, ha superato gli standard richiesti dall’Organizzazione mondiale della salute (Oms) per essere dichiarato un vaccino. «Il ciclo di due dosi del siero assicurano un’efficacia del 62% della risposta immunitaria, non solo contro il ceppo originale ma anche contro le varianti del virus che ormai sono presenti all’Avana» ha dichiarato Vicente Vérez-Bencomo, direttore dell’Istituto Finlay che produce Soberana 02.

Entro un paio di settimane si avranno anche i risultati della valutazione di efficacia del ciclo allargato a una terza iniezione di Soberana plus, un siero utilizzato per rafforzare la risposta immunitaria in persone guarite dal Covid-19. «C’è una concreta speranza che l’efficacia di un ciclo di tre iniezioni di siero sia maggiore dell’attuale 62%», ha concluso Véerez-Bencomo.

IL RISULTATO RAGGIUNTO, un vero successo della biotecnologia dell’isola, «è stato certificato da un organismo indipendente» ha messo in chiaro Dagmar García Rivera, direttrice del ramo ricerca dell’Istituto Finlay. «Nei prossimi giorni chiederemo all’autorità nazionale regolatrice, il Cecemed, l’autorizzazione per l’uso di emergenza del vaccino».

Potrà in questo modo iniziare una vaccinazione di massa che, nei programmi del governo, coinvolgerà entro la fine dell’anno tutta la popolazione dell’isola. Cuba infatti sta affrontando una pericolosa terza ondata di Covid-19 che, fino a oggi, ha causato un totale di quasi 165mila contagiati e 1.148 vittime. Un’immunizzazione di gregge con «un prodotto al 100% nazionale» è «un risultato che ben pochi paesi possono vantare» ha affermato il presidente Díaz- Canel. Specie se si tratta di un piccolo paese sottoposto da 60 anni all’embargo unilaterale Usa.

GIÀ AD OGGI CIRCA DUE MILIONI di cubani, quasi un quinto della popolazione, ha ricevuto un ciclo di uno dei due candidati vaccini più avanzati, Soberana02 e Abdala. Quest’ultimo è ancora in attesa di ricevere la valutazione della sua efficacia, e dunque la certificazione.
Gran sospiro di sollievo, dicevamo. Il governo cubano aveva puntato tutto su produzione e uso di vaccini nazionali. La gravissima crisi che attraversa il paese, prodotta dalla tremenda combinazione di una politica di strangolamento economico-finanziario voluta dall’ex presidente Trump e mantenuta da Biden, ha ridotto drasticamente le riserve del paese. Impossibile comprare vaccini prodotti all’estero. Anche i soldi per accedere ai vaccini del programma Covax dell’Onu sono stati spesi per produrre e sperimentare i cinque candidati nazionali, fra i quali lo spray nasale Mambisa.

Una scommessa da far tremare i polsi. Per questo la soddisfazione è grande. Pochi giorni fa il candidato vaccino tedesco CureVac non aveva raggiunto la soglia del 50% di risposta immunitaria richiesta dall’Oms. Ora Cuba può vantare un successo che va ben al di là dell’America latina. Vari paesi – oltre all’Iran che sta condividendo la sperimentazione di Soberana 02 – sono interessati a un siero «inclusivo» che richieda un normale frigo per la sua conservazione.

BUONE NOTIZIE anche dalla campagna internazionale «una siringa per Cuba» lanciata proprio per permettere una vaccinazione estesa a tutta l’isola che, per essere completata, necessita circa 20 milioni di siringhe. Condotta soprattutto da MediCuba Europa (che coordina 13 paesi europei), la campagna è vicina a raggiungere la meta di 10 milioni di siringhe da inviare entro domani, giorno in cui all’Assemblea generale dell’Onu verrà votata la mozione di Cuba contro l’embargo Usa.

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