Un cartellino giallo per contrastare la prima emergenza sanitaria di massa in Europa. L’apertura della seconda fase della procedura d’infrazione avviata ieri dalla Commissione europea è un ammonimento grave ma scontato, l’ultimo prima di deferire cinque paesi alla Corte di Giustizia dell’Ue per non avere intrapreso “misure idonee” a contrastare l’inquinamento da biossido di azoto (NO2). Italia, Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna avranno due mesi di tempo per mettersi in regola. Scatteranno multe ma non cadranno governi e si continuerà a morire. In questo caso non si parla di polveri sottili (Pm10/2,5) ma del gas che provoca irritazioni delle...