Cominciò con nuvole di polvere e gas lacrimogeni. Poi arrivarono i cannoni ad acqua, le pallottole di gomma, i manganelli, la forza brutale della repressione di chi chiedeva che il parco continuasse a vivere. A sei anni di distanza è arduo ricordare quei giorni in dettaglio. Ma è certo che in Turchia non era mai accaduto niente di simile; finalmente, in un paese con alle spalle duecento anni di processi verso la democratizzazione, il popolo reclamava diritti e libertà dando vita a un movimento di massa. Sei anni dopo, quello che rimane di Gezi può sembrare poca cosa per chi...