L’Europa è un modello di integrazione industriale più che di integrazione politica. Un «sistema produttivo integrato» con al centro la Germania e la sua manifattura, che trasforma e assembla semilavorati e prodotti intermedi provenienti per lo più da altri Paesi. Per questo ciò che accade a Berlino non può lasciarci indifferenti. Ieri, lo Statistisches Bundesamt (l’ufficio di statistica tedesco) ha reso noto il dato di luglio della bilancia commerciale. Il surplus è stato di 5,4 miliardi (6,2 miliardi a giugno). Meglio delle attese, ma poco rispetto ai fasti degli anni passati. Con quel segno meno di maggio – il primo...