Nell’attuale testo del maxiemendamento i poteri di chiamata diretta del preside restano immutati. Una norma, incostituzionale, che mette sotto tutela la libertà di insegnamento e apre le porte al clientelismo. Questi improvvisati «manager» voluti dal governo Renzi avranno la libertà di scegliersi i docenti più confacenti alle loro aspirazioni e mire personali. Non è escluso che questa decisione sia il volano per aumentare la distanza tra le scuole e il rafforzamento delle pretese ideologiche di stampo confessionale e fondamentalista nel paese che manifesta contro le unioni civili e una pretestuosa «ideologia del gender». Confermato il modestissimo fondo da 200 milioni...