Per Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals e Gilda, la riforma della scuola, così come si è letta ieri nel maxiemendamento al Senato, «non risolve, ma aggrava il problema del precariato; esclude e ignora il personale Ata [che subirà un nuovo taglio di 2.200 unità, ndr]; mortifica la partecipazione e la collegialità con i nuovi poteri del preside; non rispetta la libertà di insegnamento; cancella i diritti contrattuali fondamentali e indebolisce la funzione del contratto nazionale». Un filotto di accuse fittamente articolate in un’analisi spietata, aggravata da ciò che nel testo attuale del Disegno di legge ancora non c’è: le...