Nella direzione Pd di lunedì sera si era mostrato sicuro, immotivatamente tronfio vista la china che hanno preso le cose. Matteo Renzi ha sostenuto di «avere i numeri in Senato. Se vogliamo approvare la riforma della scuola così com’è lo facciamo domani mattina, anche a costo di spaccare il Pd. Ma è importante discutere». Spacconate. Ieri il governo è andato sotto sul parere di costituzionalità sul Ddl scuola. In commissione Affari Costituzionali al Senato è finita 10 a 10. Il Pd le ha provate tutte. Ha fatto votare Anna Finocchiaro che, in quanto presidente di commissione, per prassi non dovrebbe...