L’Unione europea prova a scrivere le prime norme comuni per tutti i 27 Paesi con lo scopo di tutelare i lavoratori della cosiddetta gig economy: rider, “liberi professionisti” iperprecari e sottopagati le cui figure si sono moltiplicate negli anni, a tutto vantaggio dei profitti di datori di lavoro dai fatturati milionari come Glovo, Uber, Deliveroo o Just Eat. Un esercito di dipendenti di un impersonale algoritmo in oltre 500 piattaforme digitali, composto di quasi 30 milioni di persone – spesso giovani, ma non solo – destinato a crescere fino a 40 nel 2025, secondo le stime delle Commissione europea. La...