Negli Stati uniti nel giorno di Pasqua ci sono stati oltre 1.500 decessi, facendo guadagnare al paese il triste primato del più alto numero di morti per Covid-19.

È la prima volta nella storia Usa che tutti i 50 Stati sono sotto la dichiarazione di stato di calamità: l’ultimo, in ordine cronologico, è stato il Wyoming, che l’ha dichiarato l’11 aprile.

Secondo un calcolo del New York Times le vittime totali negli Usa superano i 20.200 e lo Stato più in difficoltà è quello di New York. Il sindaco di New York City, Bill de Blasio, ha annunciato che le scuole pubbliche rimarranno chiuse fino alla fine dell’anno scolastico, se ne riparlerà a settembre.

Nonostante questi dati il numero dei morti pro capite resta inferiore a quello italiano: «In Italia il virus ha ucciso 19.468 persone, circa 32 ogni 100mila – si legge nello studio del New York Times – Negli Stati uniti il numero di morti ogni 100mila abitanti è di sei».

A questi numeri si affiancano quelli del Dipartimento del Lavoro che parla di quasi 17 milioni di persone che, avendo perso bruscamente la possibilità di lavorare a causa del virus, hanno fatto richiesta per il sussidio di disoccupazione.