Alle primarie romane si vedrà non tanto il chi ma piuttosto il quanto. Non dovrebbero esserci sorprese sulla vittoria di Roberto Gualtieri, ma a fare la differenza, sul tasso qualitativo di investimento politico e sul peso della mobilitazione in vista del voto d’autunno, sarà il numero dei votanti. L’OBIETTIVO MINIMO è superare la soglia dei 47 mila elettori che si recarono ai gazebo nel 2016 per scegliere Roberto Giachetti, poi sconfitto al ballottaggio da Virginia Raggi. Asticella piuttosto alta, se si considera che i pre-iscritti al voto prima dell’apertura delle operazioni erano solo 3 mila. Il rischio che comporterebbe un...