C’è da chiedersi la ragione di tanto accanimento contro la popolazione di Piombino. Non bastava l’inerzia sulle bonifiche dei territori devastati da una industrializzazione senza regole, nemmeno la scelta recente di fare del suo porto uno dei siti dove collocare una delle grandi navi rigassificatrici, una scelta miope che risospinge il paese indietro, nel fossile anziché verso il futuro delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Il tutto con una resistenza testarda della popolazione che come a Civitavecchia ha lottato e tuttora resiste. Questa opposizione diffusa e pacifica non la si vuole ascoltare, anzi le si risponde progettando nuove devastazioni....