Ne dicevano di tutti i colori i giovani cinesi cento anni fa, per esempio che «l’adulterio è la prima di tutte le virtù, la pietà filiale il primo di tutti i misfatti». Era quello lo spirito iconoclasta dell’epoca che terrorizzava il tradizionalisti i quali si auguravano che fosse salvata per lo meno la «quintessenza» della civiltà cinese. L’avessero chiamata «colore cinese», potrebbero tranquillizzarsi dato che oggi ancora si pratica la «rettifica dei nomi» di confuciana memoria. Ma un secolo fa era contro il confucianesimo che si scagliavano le pietre di parole mai udite prima perché era il confucianesimo l’icona da...