Quest’annata a dir poco particolare, per usare un eufemismo, per il circuito festivaliero internazionale, cancellazioni, festival online, produzioni interrotte e progetti abortiti, ha nonostante tutto aperto diverse nuove possibilità per le manifestazioni cinefile, o almeno, si è fatto di necessità virtù. Abbiamo non solo assistito ad edizioni streaming o ibride, ma anche alla presenza di produzioni che in condizioni «normali» difficilmente avrebbero avuto lo spazio che poi hanno ricevuto. Aya to majo (Earwig e la strega), primo lungometraggio interamente in 3D realizzato dallo Studio Ghibli e diretto dal figlio d’arte Goro Miyazaki ad esempio, dopo la presenza fantasma a Cannes,...