Se la lucidità dei ricordi sia un bene da coltivare o se sia auspicabile, in realtà, la nebbia che a volte li avvolge: è questo l’interrogativo sul quale Kazuo Ishiguro torna via via più insistentemente nel suo nuovo romanzo Il gigante sepolto (prodigiosa traduzione di Susanna Basso, Einaudi, pp. 313, euro 20,00) tra le cui pagine, man mano che i nodi si sciolgono, i personaggi rivelano gli scopi che li muovono così che tutti o quasi i misteri si dissolvono. La predilezione di Ishiguro per i contenuti metaforici ha eletto questa volta a suo teatro ideale una terra contesa tra...