Sono arrivata al romanzo all’età di cinquant’anni, tardi. Dietro di me tutta una carriera di ricerca nell’ambito dell’insegnamento di Storia Economica Contemporanea all’Università. Sicuramente, i lunghi anni di approfondimento e studio di questa disciplina mi hanno segnato profondamente, hanno forgiato i miei strumenti di lavoro e, quando non sono più riuscita a trovare il mio ruolo politico e militante nella Francia della grande svolta neoliberale degli anni Ottanta, ho riscoperto le potenzialità della letteratura e ho sentito il desiderio di raccontare dei pezzi di vita della mia generazione. UN ASPETTO PREPONDERANTE si imponeva: il mio primo romanzo avrebbe dovuto raccontare...