L’autunno francese si annuncia bollente e, soprattutto, precoce. Di fronte al «colpo di mano» – come l’hanno definito i responsabili del Nuovo Fronte Popolare – di Emmanuel Macron, che ha rifiutato di nominare prima ministra la candidata del Nfp Lucie Castets, i partiti e le strutture della gauche hanno annunciato l’avvio delle mobilitazioni. Gli unici non pervenuti, almeno finora, sono i membri del Partito socialista, il secondo partito del Nfp, esitanti sulle forme della mobilitazione a venire, e scossi all’interno da una fronda minoritaria opposta all’unione della gauche – in particolare, da quando essa è guidata da La France Insoumise....