Napoli divide. Dal boom turistico iniziato cinque anni fa e amplificato l’anno scorso dal suo primo scudetto senza Maradona (in campo) fino alla vittoria «scippata» a Geolier pochi giorni fa a Sanremo, Napoli divide gli italiani, ma divide soprattutto i napoletani: con i primi storicamente suddivisi tra odiatori e adoratori, e i secondi fatalmente spartiti tra fanatici identitari e insoddisfatti cronici. Ma a ben vedere è storia vecchia: già quarant’anni fa Domenico Rea raccontava della distanza siderale (non solo economica e culturale ma quasi antropologica) del napoletano di Forcella da quello del Vomero, di quello dei Quartieri da quello di...