Novanta minuti per lo scudetto che prende casa a Milano. Per il ritorno del Milan, senza tricolore dal 2010 quando c’erano Allegri e Ibrahimovic, oppure l’assai poco probabile bis dell’Inter, che si trova a due punti dai rossoneri e ha sprecato diverse occasioni per arrivare in testa a fine torneo. Domani alle 18 si tira una riga sulla sfida per il vertice, con il Napoli che ha partecipato alla contesa sino a qualche turno fa e con la Juventus sicura al quarto posto in classifica. Il Diavolo cerca almeno un pari con il Sassuolo, lo stadio di Reggio Emilia sarà invaso dai tifosi rossoneri, nel frattempo a San Siro l’Inter si dividerà tra Sampdoria e quell’occhio al tabellone, per seguire la partita milanista. Non dovrebbero esserci troppe sorprese, al Milan basta un punto, ma a volte la sceneggiatura è stata riscritta al fotofinish, come quel diluvio di Perugia che regalò il titolo alla Lazio sulla Juve e il famoso 5 maggio 2002 doloroso per l’Inter di Cuper e Ronaldo, con lo scudo alla Juventus.

E’ SICURAMENTE l’esito finale del più incerto e modesto campionato dell’ultimo decennio, senza squadre fuoriserie, con un numero esiguo di campioni, con un livello decisamente rivolto verso il basso.Forse qualcosa cambierà nella prossima stagione, alla Juventus è in arrivo Pogba e forse Di Maria, l’Inter e il Milan (a breve di proprietà del fondo Red Bird per 1,3 miliardi di dollari) si rafforzeranno, così come la Roma di Mourinho che si gioca mercoledì a Tirana la Conference League (contro il Feyenoord), mentre il Napoli lavora a una ristrutturazione della rosa, con abbattimento del monte ingaggi, nonostante la qualificazione alla Champions League.

E OLTRE  alla disputa scudetto si decide nelle prossime ore anche il terzetto per la B, con il Venezia che è già retrocesso a cui si è aggiunto il Genoa, sconfitto in casa dal Bologna. Si potrebbe compiere l’inatteso e disperato destino della Salernitana, praticamente senza speranze e gennaio, poi rilanciata dalla nuova proprietà Iervolino (il nuovo editore de L’Espresso), che ha rifatto la squadra e fissato un’incredibile premio salvezza da tre milioni e mezzo di euro netti per la rosa. I campani ospitano l’Udinese (già salvo) all’Arechi, è in bilico anche il Cagliari (un punto in meno della Salernitana), che gioca in contemporanea in Laguna.