Alcune migliaia di persone ieri alla manifestazione di Roma organizzata da Potere al popolo, Rete dei comunisti, Usb e Movimento studenti palestinesi. «Bisogna portare Netanyahu davanti alla Corte penale internazionale e chiedere che cessi il regime di apartheid e vengano smantellate le colonie», dichiara Maya del movimento studenti palestinesi.

In piazza poche bandiere della Palestina rispetto ai precedenti cortei organizzati direttamente dalla comunità palestinese. Più numerose quelle di Pap e Usb, qualcuna di Cuba, una del Kurdistan e in mezzo anche una bandiera della Russia nello spezzone della Fgci insieme a cori contro Zelensky e Netanyahu.

«Ai governi occidentali chiedo di definire democrazia un governo che uccide i bambini, che occupa le case, che bombarda ospedali. Che significato ha per voi la democrazia? Ogni complice sionista ha le mani sporche di sangue. Siete complici della disumanità», è intervenuta Giulia del centro Handala di Napoli.

Tra i diversi interventi anche quello di Patria socialista, che si è distinto dagli altri per i toni particolarmente violenti. Terminato il corteo, che ha sfilato tranquillamente da Piazza Vittorio a Porta San Paolo, alcuni ragazzi hanno stracciato e provato a bruciare la bandiera israeliana, tanti altri si sono messi in mezzo chiedendo di non farlo.