A poco più di una settimana dalle elezioni di midterm, sono già arrivati più di 20,7 milioni di schede pre-elettorali provenienti da 46 stati, e domenica la soglia dei 2 milioni di voti è stata superata in Texas, Florida e California.
In Georgia, dove il governatore repubblicano Brian Kemp e la stella del partito democratico Stacey Abrams si sono affrontati nel secondo e ultimo dibattito, hanno già votato più di 1,6 milioni di persone. La Georgia è uno stato chiave anche per gli equilibri in Senato: lì si sfideranno il reverendo dem Raphael Warnock in corsa per la riconferma, e l’ex campione di football Herschel Walker. Nelle ultime settimane Walker, fervente pro-life, è stato accusato da 2 donne di aver fatto loro pressioni per abortire e di aver pagato per le loro ivg, ma la sfida resta serrata e potrebbe accadere, come nel 2020, che nessuno dei candidati prenda il 50% dei voti al primo turno.
Situazioni simili, con candidati testa a testa, si vedono anche in Arizona, Georgia, Nevada e Pennsylvania, dove molti elettori vorrebbero che il Gop prendesse la maggioranza al Senato ma preferiscono che siano i democratici a guidare il loro stato.

SE LA SCELTA fino a 10 anni fa era fra abbracciare un partito democratico socialmente progressista o un Gop fiscalmente conservatore ma non poi così reazionario in tema di diritti civili, ora lo scenario è più sofferto per gli elettori “economicamente” repubblicani ma favorevoli ad aborto, matrimoni fra persone dello stesso sesso e vaccini. Questa dicotomia, difficilmente risolvibile, ha portato a una situazione in cui il controllo del Senato è sul filo del rasoio. Secondo i sondaggi del New York Times e del Siena College, gli sfidanti Gop sono testa a testa con i democratici in carica in Nevada e Georgia, mentre il candidato dem in Pennsylvania è aggrappato a un vantaggio abbastanza debole. Lo scenario più positivo per i democratici nei 4 stati chiave è in Arizona, dove il senatore Mark Kelly detiene un piccolo ma solido vantaggio sul suo sfidante repubblicano, Blake Masters.

Man mano che si avvicinal’8 novembre, sembra sempre meno solida anche una roccaforte democratica come lo stato di New York, dove la governatrice dem Kathy Hochul sta vedendo diminuire il suo margine di vantaggio sul repubblicano Lee Zeldin. A dare manforte ai due candidati sono arrivate figure di spicco di entrambe le parti: Joe e Jill Biden e sono andati ad eventi diversi in sostegno dell’amministrazione Hochul, mentre il governatore della Florida Ron DeSantis si è recato a Long Island per sostenere Lee Zeldin. Il tema su cui viene attaccata la governatrice è quello della sicurezza, anche se i numeri mostrano chiaramente che lo stato di New York ha un problema di sicurezza inferiore di quello della Florida, come ha fatto notare su Twitter l’hacker e giornalista Emmanuel Goldstein
In questo quadro i funzionari della sicurezza informatica ripetono che per quanto riguarda il sistema di voto non ci sono minacce «specifiche o credibili», anche se il governo federale rimane preoccupato per i tentativi, sia online che di persona, di interferire con l’esito elettorale .